In questi quadri, il lavoro di scrittura è partito dal voler raccontare qualcosa, come a voler dipingere delle tele dalle tinte calde e talvolta fredde, fatte di chiaroscuri e paesaggi pittoreschi.
Ogni raffigurazione richiama uno stile diverso, armonie che richiamano al jazz, lasciano spazio a timbri insistenti e ripetuti. L’aria di spensieratezza di un gioco di arpeggi contrasta con la neve di un’immagine artica.
Il tutto arricchito da una ricerca polifonica con mobilità delle parti interne atta a spronare i discenti ad avere una buona indipendenza tra mano destra e sinistra. I diversi tipi di staccato, le frasi legate ed espressive danno un panorama piuttosto completo delle caratteristiche acustiche che può regalare un pianoforte anche a livelli scolastici.