Raccolta di sei brani per violino e pianoforte atti a sviluppare la motricità della mano sinistra e la
scioltezza di mano e polso destro. Indirizzati a discenti esordienti introdotti all’utilizzo delle prime
due dita, alternano melodie semplici a brani più “virtuosistici”.
Sempre attenta la ricerca musicale anche nel caso del terzo brano, un notturno dove viene suonato
solo il MI vuoto dall’alunno, ma è la parte pianistica a fare la differenza con arpeggiati eterei e cluster
che avviano l’orecchio giovane e da formare a frequenze e dissonanze atipiche.
La scoperta del minimalismo e della sua scrittura volutamente ripetitiva e armonicamente semplice
da recepire, che allo stesso tempo allena al “martelletto” e rinforza l’articolazione delle dita sulla
tastiera, rimanda alla scrittura di Philip Glass e la corrente di metà Novecento inoltrato.
Particolare attenzione è dedicata allo staccato e al principio di morbidezza nell’eseguirlo, altrettanta
cura è riservata al detaché nonché ai tempi ternari e la loro predisposizione all’emiolia.
L’accompagnamento pianistico possibilmente eseguito da un altro alunno o più probabilmente
dall’insegnante di pianoforte, rende il tutto dinamico e ricco di botta e risposta che sviluppano in
modo non indifferente le capacità di ascolto e insieme.